Secondo l’indagine di Doxa e IIAS, i surgelati hanno conquistato i giovani

In questi mesi sono emersi nuovi trend nel settore alimentare. Dalla spesa alla cucina, le nuove tendenze hanno tutte avuto un denominatore comune: la pandemia. I vari lockdown hanno cambiato le nostre abitudini creandone di nuove, ma effimere. Invece, l’attrazione verso il cibo surgelato da parte dei Millennials (fascia 25-40) sembra essere slegata dall’evento pandemico e destinata a rimanere.

Millennials e alimenti surgelati” è l’indagine condotta da Doxa e IIAS che ci consegna questo trend.

È stata condotta su 800 persone tra i 24 e i 40 anni nel nostro paese. Eccovi i risultati.

Trend nei surgelati: frequenza e motivazioni dei giovani consumatori

Quasi tutti i Millennials italiani intervistati (il 99%) consumano prodotti surgelati. Nel dettaglio, il 77% del campione ne fa uso almeno 1 volta a settimana, mentre il 35% li consuma almeno almeno 2 ogni sette giorni. Questa tendenza rientra tra quelle accelerate dal Covid-19, ma che era già in atto. Infatti, durante il periodo di restrizioni:

  • il 26% dei Millennials ha raddoppiato il proprio consumo di surgelati
  • il 36% ha aumentato il proprio consumo di questi prodotti, ma in quantità più ridotta
  • il 34% non ha cambiato la quantità consumata

Perché i Millennials sposano i surgelati? La ricerca ci consegna diversi motivi alla base dei comportamento d’acquisto dei giovani. I prodotti surgelati vengono scelti perché:

  • sono versatili in cucina (62%)
  • permettono di avere sempre disponibili diversi alimenti anche fuori stagione (57%)
  • aiutano a evitare gli sprechi (35%)

Quello che emerge dalle motivazioni principali è: una maggiore attenzione alla praticità degli alimenti, il desiderio di poter ricorrere ai prodotti più amati in ogni periodo dell’anno, un’attenzione sostenibile contro lo spreco di cibo che può essere ricondotta sia a una questione ambientale che a una più solidale e di responsabilità.
Tuttavia, ci sono molte proprietà tipiche dei surgelati che i giovani ancora sembrano non conoscere (o riconoscere).
Solo il 14% acquista prodotti surgelati pensando che abbiano le stesse proprietà nutrizionali e organolettiche dei prodotti freschi.  Questa caratteristica è un valore che le aziende devono comunicare meglio per registrare un’ulteriore crescita del settore.

Conoscenze e abitudini nel mondo del “sotto zero”

Alla base di questo approccio positivo alla categoria dei surgelati c’è la consapevolezza del 97% del campione che questi prodotti vengono utilizzati in bar, pizzerie, tavole calde e ristoranti. Un principio di coerenza trasla la qualità riconosciuta ai piatti della ristorazione ai prodotti surgelati che vengono quindi accolti meglio dai più giovani. Dato ancora più rinforzato dal fatto che il 60% dei consumatori ordina cosa mangiare al ristorante a prescindere che il prodotto sia fresco o surgelato.
Oltre a motivazioni comuni come la possibilità di avere ogni prodotto 365 giorni all’anno e di evitare gli sprechi, per i consumatori c’è anche una questione di sicurezza alimentare alle radici delle scelte dei ristoratori. Quindi, emerge che per i più giovani i prodotti surgelati sono più sicuri.

Passando ai singoli prodotti e alle ricette, vediamo come gli italiani abbiano una classifica di preferenze compatta, ma chiara.

  1. i vegetali occupano la prima posizione. Sotto questa etichetta rientrano sia le verdure (preferite dal 48%), sia le leguminose come piselli e fagiolini (30%)
  2. il pesce segue nella graduatoria, sia lavorato (46%) che al naturale (42%)
  3. le patatine fritte (35%) occupano una forte preferenza considerando che da sole rappresentano una categoria intera
  4. la pizza (25%) registra quasi lo stesso grado di preferenza del terzetto formato da minestroni, zuppe e vellutate (24%)

Quando i Millennials scelgono i surgelati?

Abbiamo visto quanto vengono consumati, abbiamo visto perché vengono scelti e cosa sanno i consumatori dei surgelati. Adesso è il momento di vedere quando vengono scelti o, meglio, consumati. Infatti, la spesa viene fatta in generale una volta a settimana, magari con un’escursione in più per andare a tappare qualche buco tra credenze, frigoriferi e congelatori. Per questo, è molto più importante capire quali sono i momenti all’interno della giornata in cui giovani scelgono di aprire il congelatore per cucinare qualcosa di surgelato.

  • il 50% dei Millennials italiani ricorrono ai surgelati quando hanno poco tempo a disposizione
  • il 34% li consumano ogni volta che ne hanno voglia
  • il 26% quando vogliono mangiare qualcosa di sfizioso
  • il 25% quando sono di ritorno da attività sportive e vogliono mangiare qualcosa di veloce
  • il 18% quando ricercano un piatto salutare

Possiamo legare l’aspetto temporale a due macro aree che caratterizzano la vita di tutti i giorni.
Da un lato, troviamo la sfera della necessità. Il poco tempo a disposizione magari nella pausa lavorativa o prima di un’uscita richiede un prodotto veloce da cucinare, con i surgelati che entrano in gioco. In modo analogo, nel post attività sportiva, i giovani ricercano un reintegro alimentare veloce, senza doversi mettere a cucinare qualcosa di impegnativo, spossati dallo sforzo fisico.
Dall’altro, emerge la sfera del desiderio che caratterizza la nostra era del societing. Il volere mangiare un prodotto surgelato quando si vuole o, più nello specifico, quando si vuole qualcosa di sfizioso, assomiglia più a un capriccio da soddisfare che a un reale bisogno. Capriccio o desiderio, i surgelati lo soddisfano senza deludere.

Trend generali sulla spesa

Con l’indagine Doxa-IIAS sono stati analizzate anche le tendenze relative all’acquisto dei prodotti e all’approccio che i giovani hanno con la spesa. Sebbene sembra essere in atto una deglobalizzazione, con un ritorno al locale, all’acquisto di prodotti a chilometro zero e alla spesa nel negozio più vicino a casa, la ricerca ci consegna (almeno per ora) dei risultati diversi.

  • il 91% dei Millennials amano fare la spesa e cucinare per tutta la famiglia. Solo il restante 9% lascia questi compiti a parter o genitori
  • sono attenti ai prodotti che acquistano, evidenziando quel trend che ci sta portando verso la sostenibilità e alla dieta sana
  • il 66% sceglie il proprio supermercato di fiducia anche se lontano da casa, preferendolo al punto vendita del paese
  • solo il 5% fa la spesa online con frequenza, un’abitudine che in Italia non riesce ancora a decollare