Un’iniziativa dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) finanziata dal MiTE (Ministero della Transizione Ecologica).
Lo spreco alimentare è il termine usato per indicare la perdita di cibo ancora commestibile nella produzione e nel consumo del cibo. La FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) stima che un terzo del cibo prodotto per il consumo venga sprecato dalle persone ogni anno. Un dato che cresce se consideriamo solo i Paesi ricchi. Poi, c’è l’altra parte, quella della food industry. In tutte le sue fasi, dalla raccolta alla lavorazione, dalla vendita alla conservazione, si registra uno spreco enorme di cibo durante la produzione degli alimenti.
Il mondo dei surgelati contribuisce a limitare e a ridurre questo spreco. Grazie alle tecnologie IQF che permettono di surgelare singolarmente alimenti già tagliati, i consumatori hanno la possibilità di cucinare solo la quantità di cibo di cui hanno bisogno, conservando l’altra per un successivo momento. Allo stesso modo, la surgelazione permette di mantenere inalterate le proprietà deli alimenti, di conseguenze si evitano fenomeni di marcimento. Il nostro reparto R&D è intervenuto qualche anno fa introducendo la linea Smart Chef dedicata alla ristorazione, pensata per combinare qualità e sostenibilità in campo alimentare.
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Tuttavia, è ovvio che questo non può bastare. Serve un impegno comune su tutti i fronti. Per questo motivo, l’ANCI e il MiTE sono intervenuti con una campagna nazionale contro lo spreco alimentare. Questa campagna è focalizzata sul mondo della ristorazione e, nello specifico, sulla diffusione della food-bag.
La campagna nazionale contro lo spreco alimentare di ANCI si inserisce nel progetto più ampio sulla riduzione degli sprechi alimentari finanziato dal MiTE. In questo progetto sono comprese altre azioni importanti come linee specifiche per la prevenzione degli sprechi nella ristorazione scolastica e la predisposizione di quaderni operativi per il recupero delle eccedenze alimentari rivolti agli enti locali.
Come funziona?
La campagna di sensibilizzazione e di educazione è stata chiamata BIS! e vuole ridurre gli sprechi alimentari nella ristorazione commerciale, diffondendo la pratica dell’asporto del cibo non consumato (ovvero la food-bag).
La food-bag è un contenitore in cui mettere il cibo ordinato al ristorante e non consumato, che ogni locale dovrebbe offrire come servizio. Un’opportunità per i clienti, l’economia di gestione dei locali e per il mondo stesso.
La campagna vuole coinvolgere in modo attivo sia i clienti che gli esercenti delle attività di ristorazione commerciale verso l’adozione di comportamenti e prassi operative idonee ad affrontare il problema dello spreco alimentare e, con esso, il consumo inutile di risorse naturali usate nel percorso del cibo dal campo/mare fino alla tavola.
Nel dettaglio, la campagna vuole coinvolgere gli esercizi di ristorazione ad adottare misure e strumenti di comunicazione per promuovere in maniera attiva una maggiore consapevolezza del valore del cibo. Di conseguenza, l’obiettivo è stimolare l’abitudine virtuosa dell’asporto dei propri avanzi, superando diffidenze e imbarazzi.
Per favorire l’adesione alla campagna, sono stati predisposti dei vantaggi ai ristoratori.
Grazie al CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi in Alluminio), i primi 250 locali aderenti alla campagna riceveranno un welcome kit composto da 200 contenitori da asporto e materiali di comunicazione da usare nel proprio locale.
Inoltre, sono stati predisposti vari materiali di comunicazione (spot audio, pillole video, banner web, materiale grafico), scaricabili gratuitamente dal sito web di progetto.
Se sei un ristoratore e vuoi aderire alla campagna, segui questo link: http://sprecoalimentare.anci.it/ristorazione/indagine-spreco-alimentare/adesione.