Nuove idee per un consumo responsabile

18 Associazioni dei Consumatori e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Sono loro i protagonisti della Carta del consumo circolare che ha l’obiettivo di promuovere un cambio di paradigma nella cultura del consumo. Dallo scarto e spreco al riciclo e riuso. La Carta si propone come un contributo alle scelte che il nostro Paese deve prendere per avviare una nuova politica economica. Una politica che deve accelerare la rivoluzione green, non più posticipabile per affrontare i problemi climatici e ambientali.

La Carta è rivolta ai cittadini, alle imprese e alle istituzioni affinché si possano affermare nuovi modelli produttivi, nuove politiche di sviluppo sostenibile e una decisa riconversione delle risorse energetiche.

Responsabile, circolare e ragionato: tutti i principi del consumo ideale

I protagonisti del consumo sono i cittadini, i primi a dover essere educati a godere di beni e servizi in modo più responsabile. Ma come educarli?
Le associazioni faranno la loro parte, le istituzioni dovranno prendere le proprie iniziative, magari ricorrendo a campagne di stampo sociale. Le aziende non possono tirarsi indietro. Se da un lato devono attuare il cambio di paradigma anche all’interno della propria produzione, dall’altro devono usare bene la fiducia che si sono guadagnati dai loro clienti. I cittadini che fanno le scelte di acquisto devono capire, trovare, scegliere e preferire i prodotti che meglio rispondono ai criteri dell’economia circolare. E le aziende devono promuovere queste conoscenze attraverso i loro canali.

La Carta ci presenta 11 principi del consumo circolare, che deve essere:

  1. educato e consapevole
  2. trasparente
  3. correttamente informato
  4. sempre comparativo
  5. equilibrato
  6. lungo molte vite
  7. condiviso e collaborativo
  8. sempre più digitale
  9. inclusivo e sostenibile
  10. accessibile
  11. sobrio e anti-spreco

Perché questa carta? Le sfide che stiamo affrontando

Questi principi non devono fermarsi a una stesura su carta o su web. Devono essere coltivati nelle settimane a venire, continuamente riproposti ai consumatori. Promuovere, portare a conoscenza, correggere gli errori, poiché parte dell’insegnamento che aziende e istituzioni sono chiamate a fare.
I consumatori hanno bisogno di supporto in questo passaggio, a superare le barriere che fino ad oggi hanno costituito un naturale confine.

Per poterli aiutare a superare queste barriere, ci sono diverse sfide che vanno affrontate. La Carta ne riconosce 4:

  1. garantire ai consumatori la possibilità di ricevere informazioni affidabili e comprensibili sugli impatti ambientali dei prodotti, sui processi industriali che li generano, su quelli che derivano dalle loro scelte di consumo. Tutto per proteggere il mercato e la comunità dalla falsità del greenwashing
  2. promuovere la conoscenza dei concetti di circolarità e di impronta ambientale dei prodotti/servizi
  3. superare in modo definitivo l’approccio usa e getta nel consumo e nella produzione
  4. coinvolgere il consumatore nella co-creazione delle caratteristiche di circolarità dei prodotti, che dipendono da ogni fase del loro ciclo di vita e dai comportamenti dei cittadini nel consumo e nel post-consumo (riuso, riparazione, condivisione, restituzione, raccolta differenziata ecc.)

Dai problemi alle azioni: le proposte per un consumo circolare

Le Associazioni dei Consumatori hanno proposto delle azioni per supportare i cittadini-consumatori.

  • percorsi di educazione circolare, utili a sensibilizzare gli utenti e favorire una conoscenza e consapevolezza maggiore sull’economia circolare e sui comportamenti virtuosi da attuare
  • creazione di un vademecum sulle principali etichette ambientali presenti sui prodotti, per aiutare il consumatore a scegliere, fruibile attraverso diversi canali, fisici e virtuali
  • informazione più chiara, uniforme, credibile e accessibile sulle caratteristiche di circolarità dei prodotti, attraverso una scheda informativa accessibile tramite QR-code o barcode, presente sul prodotto, che fornisca le sue principali caratteristiche ed eventuali certificazioni, spiegandone il valore
  • una circular card che preveda bonus e sconti per l’acquisto di prodotti e servizi pensati in modo circolare e con ridotta impronta sull’ambiente

I principi sono stati enunciati, le sfide delineate e le proposte avanzate. Ora il comando del cambiamento passa in mano ad aziende, istituzioni e cittadini.

I protagonisti della  Carta

Le 18 associazioni protagoniste della Carta: Acu, Adoc, Adusbef, Adiconsum, Altroconsumo, Assoconsum, Assoutenti, Casa Del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa Del Cittadino, Udicon, Unione Nazionale Consumatori.

Hanno collaborato alla realizzazione del documento Eni, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Futour.